Europa schiava di Washington
Diego Fusaro
Si è celebrato nei giorni scorsi quello che viene definito ufficialmente il D-Day, vale a dire lo sbarco in Normandia.Tra i presenti, inspiegabilmente, e direi anche ridicolmente, vi era il guitto Zelensky, attore nato con la N maiuscola, prodotto in vitro di #Washington se non di #Hollywood. Il Guitto Zelensky, peraltro, è stato accolto addirittura con una ovazione, manco si trattasse di un eroe e non di una marionetta agitata da Washington in funzione antirussa.
Nell'ennesima riscrittura orwelliana della storia, il Guitto #Zelensky è stato celebrato come il paladino della libertà e dei diritti.Lui che in Ucraina ha chiuso alcuni partiti d'opposizione, lui che ha imposto il canale televisivo unico, lui che ha perseguitato la chiesa ortodossa e, dulcis in fundo, lui che è supportato dall'orrendo battaglione #Azov composto da neonazisti che pure alcuni giornali nazionali hanno provato a celebrare come pia conventicola di lettori della ragion pratica di Kant.La situazione continua a essere tragica senza però riuscire a essere seria.
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